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Fibra di cellulosa per l'isolamento termico

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Alla luce dei primi segni di ribellione del nostro pianeta in risposta al continuo e irresponsabile sfruttamento a cui l'uomo lo sottopone, si stanno cercando sempre più insistentemente materiali edilizi efficienti e naturali. Il principio che guida questa ricerca è il riuso, il riciclo, il riutilizzo di oggetti, scarti di produzione, materiali altrimenti destinati al deperimento perché giunti alla fine del loro ciclo di vita.

Le moderne industrie di produzione dei materiali edili a partire dal riciclo raccolgono questi "scarti", questi materiali ormai "morti" e regalano loro nuova vita.

E' il caso della fibra di cellulosa. Stiamo parlando di un materiale ricavato dagli scarti di produzione dell'industria della carta e caratterizzato da buone prestazioni termiche e acustiche, al punto da essere impiegato in edilizia come isolante e riempimento.

TUTTI I VANTAGGI DELLA NANOCELLULOSA IN EDILIZIA

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Gli scarti della carta non sono rifiuti

La principale fonte di reperimento della fibra di cellulosa è l'industria cartiera. Per ottenere la marchiatura CE deve essere estratta per oltre il 95% da quotidiani e non deve essere patinata. Agli scarti di produzione vengono aggiunti sali minerali. Questa operazione è regolata dalla normativa Europea che prevede il ricorso, in particolare, al sale di boro in polvere. La percentuale relativa a questo sale deve essere pari ad almeno il 5,5% e incide sul peso complessivo della fibra per l'8-20%. 

Il sale borico è fondamentale nella produzione della fibra di cellulosa perchè aumenta la resistenza al fuoco, aspetto che, com'è facilmente intuibile, altrimenti costituirebbe il tallone d'Achille del materiale. Ecco perchè la quantità del sale minerale è regolata in maniera così rigida e occorre prestare particolare attenzione all'acquisto del materiale giusto per evitare di incappare in prodotti di scarsa qualità e non conformi alle normative vigenti.

Applicazioni edili della fibra di cellulosa

Nel campo edile la fibra di cellulosa viene inserita principalmente per garantire l'isolamento termico ed è applicata su pareti, soffitti, pavimenti e coperture. Il suo utilizzo è regolato dalla normativa europea UNI EN 15101-1:2013 che, molto dettagliatamente, descrive proprio il tipo di prodotti in fibra di cellulosa da applicare negli edifici e per quali elementi costruttivi è preferibile ricorrere a questo sistema di isolamento.

La legge, in particolare, stabilisce le prove a cui i prodotti devono essere sottoposti per permettere agli esperti di valutarne la conformità, garantire la marcatura e fornire l'etichettatura. Il limite minimo di conduttività termica, con temperatura di riferimento pari a 10° C, stabilito affinchè il materiale sia definito "a norma" è di 0.060 W/(m K) e la resistenza termica deve risultare minore di 0,25 m2 K/W.

La fibra di cellulosa può essere acquistata sotto forma di fiocchi, grani e pannelli.

La fibra di cellulosa in fiocchi

I fiocchi di cellulosa si producono pressando le fibre e vendendo il risultato in sacchi preconfezionati. La fibra di cellulosa in fiocchi è utilizzata per riempire le cavità presenti nelle coperture, nei solai lignei e nelle pareti composte da montanti a cui sono applicati pannelli di legno. In questi casi l'applicazione avviene principalmente per insufflaggio con successiva pressione all'interno delle cavità, così da creare un materiale sufficientemente compatto. In alcuni casi i fiocchi potrebbero essere inumiditi con un leggero spruzzo di acqua prima di essere compattati e lo spessore del riempimento non deve superare i 20 cm.

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La fibra di cellulosa in pannelli

I pannelli si ottengono aggiungendo resina di pino o solfato di alluminio oppure sulfonato di lignina, tutti leganti, oltre a fibre di poliolefine e juta che, invece, fungono da stabilizzanti. Le miscele ottenute vengono pressate a vapore, lasciate essiccare e poi tagliate nelle dimensioni standard con cui i pannelli vengono venduti sul mercato.

La fibra di cellulosa in pannelli viene applicata con appositi distanziatori, quando ha il compito di isolare i travetti, oppure può essere inserita tra montanti di legno e travetti. Il difetto maggiore dei pannelli è quello di essere molto fragili al taglio, durante il quale tendono a sfaldarsi e a produrre molta polvere. E' indicato, a tal proposito, l'utilizzo di una mascherina apposita.

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Le prestazioni della fibra di cellulosa: vantaggi e svantaggi 

La fibra di cellulosa, con il suo coefficiente di conducibilità termica pari a 0.032, si presenta come un'ottima barriera rispetto al freddo e impedisce la formazione del ghiaccio. 

Allo stesso modo, le sue prestazioni sono ottimali rispetto al caldo. La fibra di cellulosa ha, infatti, una densità compresa tra 55 ai 60 km/m3, valori che assicurano un perfetto isolamento termico rispetto al calore. Quest'ultimo viene contrastato da una percentuale di smorzamento pari al 70%: il calore che riuscirà a penetrare nell'edificio verrà "smorzato", ridotto del 70% rispetto alla sua entità se non fosse presente l'isolamento in fibra di cellulosa.

E' particolarmente resistente all'umidità, caratteristica nella quale trova giustificazione il suo utilizzo nei sottofondi dei pavimenti. Non teme, infatti, l'umidità proveniente dal terreno nè quella di risalita sulle pareti. La sua natura, al contrario, permette alla fibra di cellulosa di immagazzinare acqua e di migliorare il microclima interno dell'edificio. 

Abbatte il rischio della creazione di condensa e reagisce bene all'escursione termica tra giorno e notte. Accumula calore quando la temperatura esterna è maggiore, di giorno, e la rilascia quando cala, durante la notte.

Nonostante derivi dalla carta, la fibra di cellulosa è ignifuga, grazie all'aggiunta del sale di boro. Lo stesso materiale garantisce un'azione naturalmente repellente nei confronti di funghi, insetti e ratti.

Ultimo vantaggio, ma non meno importante, la fibra di cellulosa è un materiale isolante completamente ecosostenibile e rispettoso dell'ambiente per via del suo processo di produzione, che avviene esclusivamente per riciclo. L'energia necessaria per la realizzazione della fibra, inoltre, è minima, contribuendo al principio del contenimento energetico per limitare i danni che l'industria arreca al pianeta.

Per quanto riguarda gli svantaggi che caratterizzano la fibra di cellulosa, questi non possono essere definiti "oggettivi", in quanto strettamente legati alla posa in opera del materiale. In Francia, infatti, la fibra di cellulosa è stata messa più volte sotto accusa da due enti preposti al controllo dei materiali edili: la AQC - Agence qualité construction e la C2p - Commission Prevention Produits. Il dubbio era che la fibra di cellulosa potesse essere, a lungo andare, dannosa per chi occupava gli edifici in cui era presente. In realtà gli studi hanno poi dimostrato che questo rischio dipende dalla posa in opera che, dovendo essere realizzata a regola d'arte a fine di non arrecare danni alla salute delle persone, va affidata tassativamente ad un esperto qualificato nel settore.

Sebbene in Italia non siano presenti casi accertati in tal senso, è sempre comunque preferibile rivolgersi a personale esperto. 

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