Il progetto per il completamento della Ciclovia dell’Acquedotto Puglieseè stato introdotto nella Legge di Stabilità 2016, e questo porterà finalmente alla realizzazione di questa passeggiata verde, in tutto il suo percorso che si snoda dalle dalle fonti del massiccio del Cervialto, in Irpinia, fino ad arrivare a Santa Maria di Leuca, attraverso una “Via Verde” costituita da uno straordinario percorso che offre al visitatore, a piedi e a pedali, colori e profumi unici. Un primo tratto della Ciclovia dell’Acquedottoè già stato completato: si tratta dei 10 km che vanno da Ceglie Messapica a Figazzano.
il progetto del Grab: 44 KM ciclabili sul raccordo di di Roma
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Con i suoi 244 km di lunghezza (3000 km comprese le diramazioni) il “Canale Principale” ovvero l’acquedotto del Sele Calore è il più grande del mondo, e potrebbe presto diventare una delle vie verdi più belle di tutta Europa.
Una fitta rete di strade, tratturi, parchi, riserve, viuzze sterrate di campagna, strade di manutenzione di canali e acquedotti, zone pedonali e strade comunali permette un’esplorazione lenta e dolce del paesaggio naturale, lontano dalle vie trafficate e inquinate ad alta percorrenza: esse vengono dedicate ad un traffico veicolare lento, rispettoso di pedoni e ciclisti, ed in grado di garantire la loro sicurezza; fondamentale è la segnaletica che può creare continuità tra i percorsi per permettere a tutti una facile leggibilità.
Per l’orientamento orografico del terreno, il leggero dislivello del percorso dell’Acquedotto, combinato con le condizioni climatiche eccezionali, può rappresentare un vantaggio competitivo straordinario: da tempo i fiumi del nord Europa vengono utilizzati per attrarre milioni di turisti in bicicletta, con i 300 km della ciclovia del Danubio che attraversano l’Austria generano ogni anno 71,8 milioni di euro di indotto per il tessuto economico locale, o considerando ciascun chilometro della ciclovia della Loira genera ogni anno 37 mila euro di indotto per l’economia locale.
La proposta di progetto messa a punto da FIAB (Federazione Italiana Amici Bicicletta) Puglia prevede che le vie verdi dell’acquedotto siano realizzate attraverso la messa a punto di un sistema di mobilità integrato, che presenti particolare attenzione ad alcune caratteristiche:
- Realizzazione delle infrastrutture per la ciclabilità e la sicurezza, per la fruizione di percorsi protetti da parte dei visitatori;
- Realizzazione di segnaletica per e nelle Vie Verdi, per l’indicazione dei percorsi e la descrizione dei siti di interesse naturalistico;
- Valorizzazione dell’Acquedotto all’insegna dell’intermodalità, favorendo gli scambi in particolare con le varie stazioni ferroviarie;
- Integrazione tra turismo rurale e cicloturismo lungo la via dell’acquedotto, per permettere un’offerta integrata favorevole economicamente alle attività che aderiranno all’iniziativa.
Alcune proposte di itinerario sono state già elaborate da parte dell’associazione, offrendo un ricco ventaglio corrispondente alla diversità di paesaggi presenti in Puglia: l’idioma architettonico e paesaggistico della Murgia dei Trulli, La puglia Sveva di Federico II, Percorsi dedicati al paesaggio agrario e ai prodotti agroalimentari tipici, così come percorsi specifici dedicati alla vegetazione locale.
Questo progetto è stato condotto da FIAB (Federazione Italiana Amici Bicicletta) Puglia dapprima sotto forma di proposta, e raccordato al progetto di Aquedotto Pugliese, è ora stato inserito nella Legge di Stabilità 2016: auspichiamo una rapida realizzazione dello stesso, in modo da renderlo fruibile a breve sia per i visitatori che per le persone del luogo. È indubbio che tale progetto favorirebbe lo sviluppo di un turismo sostenibile pugliese in grado di rifuggere dallo sfruttamento intensivo e indistinto di un numero limitato di siti snaturati e inquinati da flussi turistici di massa, per realizzare quella tutela e la valorizzazione di una rete viaria secondaria che possa consentire al turista attento e rispettoso la possibilità di raggiungere luoghi di grande interesse naturalistico, archeologico, storico e enogastronomico.