Tra gli anni '50 e '60 del secolo scorso si è deciso di costruire ampie vie di scorrimento sopraelevate nelle grandi città: delle superstrade urbane per agevolare l’utilizzo delle auto che proprio in quegli anni diventano un mezzo di trasporto accessibile a tutti. Oggi questi cavalcavia, in parte ancora utilizzati, sono delle enormi cicatrici in cemento e asfalto che in alcuni casi, come a Genova per esempio, oscurano una vista panoramica. Diverse città nel mondo hanno deciso di cambiare rotta e per disincentivare l’utilizzo del mezzo privato oppure per ridare dignità a quartieri degradati hanno deciso di trasformare le strade sopraelevate in parchi urbani.
↧