Il Jardin d'Acclimatation venne inaugurato a Parigi nel 1860 e da allora è il polmone verde della città, un antico parco divertimenti a cui si sono aggiunte nel tempo diverse attrazioni ed edifici suggestivi che hanno dato al luogo un tocco esotico e vivace. Ed è proprio all'interno di questo particolare sistema urbano che nasce la Fondazione Louis Vuitton, libera interpretazione dei palazzi di cristallo ottocenteschi dell'architetto Frank Gehry.
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Ai margini di un giardino d'acqua da poco concluso si snoda il complesso sistema di coperture sinuose in cui si staglia il blocco centrale che si distingue per il rivestimento bianco e levigato in calcestruzzo fibrorinforzato ad alte prestazioni: qui avrà posto la mostra permanente della fondazione con undici gallerie.
Il resto é tenuto nascosto in un gioco di trasparenze e riflessi date dalle dodici schermature convesse che celano al loro interno un auditorium da 350 posti e uno spazio con palcoscenico. Rivestimenti con vita propria, elementi unici che riescono a realizzarsi soltanto grazie all'aiuto di avanzate tecnologie 3D come il software progettato da Gehry Technologies sulla base del famoso Catia utilizzato in aeronautica. Inoltre per massimizzare il risultato lo studio dell'architetto canadese ha lavorato sul luogo con alcuni studi francesi specializzati in strutture in vetro utilizzando un modello comune che ha facilitato i calcoli strutturali e le indicazioni alle imprese esecutrici.
La fondazione si pone come esempio (soprattutto nel panorama dei progetti da "Archistars") per quello che riguarda il risparmio energetico ottenuto mediante l'utilizzo di energia geotermica, e il recupero delle acque meteoriche oltre che per la scelta di materiali primi durevoli e facilmente scomponibili.
Grazie ad un accordo con l'amministrazione locale, proprietaria del lotto di terreno, la struttura sarà aperta al pubblico che potrà godere anche del giardino terrazzato allestito su due livelli che in virtù della sua posizione periferica permette una veduta speciale su Parigi.
Se in altri casi la componente scultorea di Frank Gehry poteva essere vista soltanto come un marchio di fabbrica qui torna a stupirci con tutta la sua forza.