Le foreste di mangrovie si sviluppano principalmente in paesi con climi tropicali e subtropicali, dove sono abbondanti le piogge, nelle paludi, lungo gli argini e le zone costiere; queste sono tra gli habitat più ricchi di carbonio sulla terra, in loro sostegno si stanno muovendo diverse politiche urbane, volte a conservare e ripristinare questi ecosistemi fondamentali.
IL BAMBÙ PER LA PROTEZIONE DEL SUOLO
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Le mangrovie forniscono una protezione naturale contro le tempeste ed i monsoni, si pongono a difesa delle coste, prevengono l'erosione del suolo, forniscono l'habitat per animali acquatici, uccelli ed altre piante.
Ad oggi molto spesso queste foreste vengono distrutte a vantaggio di un nuovo sviluppo costiero ed urbano; questo ha causato un forte impatto ambientale dell'inquinamento e cambiamenti climatici. A Shenzhen, Hong Kong e Mumbai, i progettisti e gli urbanisti hanno sviluppato soluzioni in grado di ripristinare le aree perdute, preservare e rigenerarne di nuove.
LE GRANDI METROPOLI SI AFFIDANO ALLE MANGROVIE
Shenzen, Cina
Shenzhen, la quarta città più grande della Cina, ha visto le proprie foreste di mangrovie ridursi da 530 ettari a soli 130 ettari, per questo il governo ha collaborato con il Gruppo SWA al fine di approfondire una revisione della baia locale, ripristinando il terreno paludoso che era stato precedentemente impoverito. Il risultato è stato un litorale dinamico che ha rivoluzionato la percezione di Shenzhen, da metropoli industrializzata a città vivibile.
Hong Kong
Allo stesso modo, Hong Kong ha messo a punto un programma di rinfoltimento delle proprie mangrovie, migliorandone la difesa ed istruendo residenti e visitatori. L’Hong Kong Wetland Park è un’area paludosa di 64 ettari, diventata una popolare destinazione turistica ed un contrappunto naturale alle torri della città; una passerella galleggiante conduce all’interno del parco, dove è possibile ammirare quattro delle otto specie esistenti di mangrovie, insieme ad uccelli, pesci ed altri animali selvatici.
Mumbai - India
L’architetto Neville Mars si è recato a Mumbai per esaminare le tendenze del design urbano e le soluzioni proposte durante il BMW Guggenheim Lab. Durante la sua visita è emerso quanto una delle più grandi sfide urbane, sul territorio indiano, non fosse tanto quella di trovare una soluzione alla congestione del traffico (circa il 95% dei residenti di Mumbai non possiede nemmeno una macchina), ma risolvere i problemi di inquinamento delle acque ed i servizi igienico-sanitari, specie nei quartieri più poveri.
La proposta dell’architetto Mars si chiama Landlink, un condotto per l’acqua in disuso da anni che attraversa da parte a parte la città; l’idea è quella di sfruttare questo passaggio attraverso una foresta di mangrovie, come area di ristoro e rigenerazione per gli abitanti, senza doversi allontanare dalla città, al fine di ripristinare probabilmente il più ricco ecosistema naturale capitale del pianeta.
La pianta della mangrovia riesce ad assorbire quasi otto volte più anidride carbonica dall'atmosfera di qualsiasi altro ecosistema.