La canna palustre è un materiale naturale che si ricava dalle piante site nelle aree di palude e lungo i corsi d’acqua, i laghi e i canali. Questa graminacea è presente in Italia lungo il corso del Po, sulle coste dell’alto Adriatico, negli stagni del Campidano, nella Maremma toscana, ambienti nei quali contribuisce alla ricchezza della biodiversità e a strutturare complessi sistemi ambientali. Ma soprattutto dove ha dato vita, nel corso dei secoli, a tipologie costruttive, oggi scarsamente conservate in edilzia, che costituiscono preziose testimonianze di una cultura del costruire strettamente legata alle risorse locali.
LE PROPRIETÀ ECOLOGICHE DELLA CANNA COMUNE
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GLI UTILIZZI DELLA CANNA NELLA STORIA
I due tipi di canna più diffusi ed utilizzati sono la canna palustre e la canna comune (arundo donax) che possono vivere in contesti ambientali differenti o anche coesistere. Alcuni tipi di canna comune sono impiegati per la produzione di strumenti musicali, come per esempio le launeddas sarde, in interventi di ripristino ambientale e come materiali naturali nelle nuove costruzioni. La canna palustre è stata in passato impiegata per produrre strumenti da lavoro, imbarcazioni, indumenti, ma anche per la tessitura di manufatti di uso comune come stuoie e reti per la pesca, ed infine anche come unità di misura in alcuni contesti geo-politici prima che il sistema metrico decimale fosse adottato come unico sistema di misura in tutta la penisola (con l’avvento dell’Unità). Reti da nascondere nell’acqua della laguna per intrappolare i pesci, attrezzi da manovrare come cucchiai per catturare il pesce dalle zattere, recipienti galleggianti per mantenete il pesce pescato ancora vivo nell’acqua: i materiali palustri sono particolarmente indicati per impieghi a contatto diretto con l’acqua proprio perché resistono senza marcire.
L'IMPIEGO DELLA CANNA PALUSTRE IN EDILIZIA
Ma l’impiego della canna palustre non si limita ad attrezzi da lavoro e oggetti d’uso quotidiano. L’origine di forme abitative più o meno complesse in canna si perde nella notte dei tempi: ben note sono le tracce di piccole costruzioni formate da canne tenute insieme da funi, ancora, strutture in pietra coperte di strati di graticci e argilla, canne o stuoie, e infine strutture in legno con coperture in canne che sovrastano strati in terra battuta. Si tratta di proto-architetture i cui caratteri accomunano le tradizioni costruttive di popoli sparsi su tutto il pianeta.
I VANTAGGI DELL'UTILIZZO DELLA CANNA PALUSTRE IN EDILIZIA
La canna palustre è un materiale naturale. Notevoli e numerosi sono dunque i vantaggi che possono riscontrarsi nell’impiego di questo materiale nel settore delle costruzioni: in fase di cantiere l’impatto sull’ambiente non può che essere positivo in quanto l’assenza di processi di trasformazione della materia in materiale consente un minore o nullo consumo di energia, l’impatto positivo riguarda anche la fase di produzione fino allo smaltimento, spesso accompagnato da forme di riciclaggio. Il materiale garantisce insomma un alto livello di qualità ed alte prestazioni nella maggior parte degli impieghi edilizi.