Un celebre graffito di Banksy raffigura un dimostrante imbavagliato che lancia un mazzo di fiori colorati per un attacco d’inverdimento urbano. Più che lanciare fiori, però, in questo breve tutorial mostriamo come produrre e diffondere bombe di semi in deliziose forme grazie agli stampini per dolci o per ghiaccio. Basta raccogliere e conservare semi autoctoni, creare simpatiche munizioni e divertirsi in attacchi di guerrilla urbana! Le bombe di semi, colorate e dalle forme più graziose, possono anche diventare deliziosi omaggi e bomboniere. Realizzati in laboratori educativi per bambini e di garden therapy, conservati in tubi e confezioni chic, racchiudono germogli di piante da diffondere nei paesaggi urbani e iniziare principianti al giardinaggio.
SPOUT: LA MATITA BIODEGRADABILE CHE SI PIANTA
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Come realizzare le "munizioni verdi"
Il principio è semplice: si gettano le piccole munizioni in zone prevalentemente soleggiate, per tornare dopo qualche settimana ed apprezzare le splendide fioriture in luoghi dimenticati, ma attenzione... perché il lancio abbia successo è preferibile seguire alcuni consigli!
L’impasto può essere realizzato con argilla secca (da acquistare o da recuperare da un terreno particolarmente argilloso facendolo asciugare al sole per poi romperlo con un martello), del terriccio ricco, e naturalmente semi di facile attecchimento come quadrifoglio, girasole, basilico, melissa, erba cipollina e calendula.
Le proporzioni sono: 5 parti di argilla, 1 di semi e 1 di terriccio di alta qualità, come unità di misura utilizzare un cucchiaio. Si mescola l’impasto e quando è ben amalgamato, si aggiunge l’acqua servendosi di uno spruzzino per non eccedere. Si stende l’impasto su un tagliere con uno strato di mezzo centimetro come fosse pasta frolla; si ritagliano quadrati di 2 cm e si appallottolano in piccole sfere della dimensione di una noce. In alternativa si possono utilizzare delle formine. Lasciarle seccare al sole per qualche giorno. Il periodo migliore per i lanci delle "seedbomb"è il mese di settembre, preferibilmente di sera o di pomeriggio.
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Si può sostituire l’argilla secca con fogli di giornale, da amalgamare sempre con terriccio, fertilizzante naturale e semi di fiori. Il composto deve essere imbevuto d'acqua. Si tagliano o stracciano fogli di giornale, si mettono a mollo per una mezz’oretta e poi si versa il composto in un setaccio foderato di stracci e si strizza per far uscire quanta più acqua possibile. Ecco la parte più divertente: si preme la massa semi-secca negli stampi per dolci o per ghiaccio, si rimuovono con calma le singole munizioni, per poi asciugarle in un posto caldo. Si può confezionare la piccola munizione in deliziosi sacchetti di tessuto, confezioni di cartone, o semplicemente lanciarli in spazi abbandonati avendo cura, però, di tornare ad innaffiare.
Per bombe di semi colorateè possibile usare coloranti naturali: i bon bon avranno i colori dell’arcobaleno!
Una terza alternativa sono i proiettili realizzati con letame ed argilla, in particolare 3 parti di letame maturo e 5 di argilla. Si mescola a secco per unire le due componenti, aggiungendo acqua poco alla volta. La consistenza deve essere quella del cemento, per essere sicuri basta lasciare in piedi lo strumento utilizzato per mescolare: se cade è troppo liquida.
La nascita delle "seedbomb" e il metodo Fukuoka
Le bombe di semi nascono come palline di argilla create dal maestro giapponese Masanobu Fukuoka, capostipite della permacoltura. L'idea rivoluzionaria si basa sull’assecondare la natura, ridurre al minimo l’intervento umano e salvaguardare la biodiversità.
Il compost fornisce nutrienti per i semi e l'argilla tiene insieme, proteggendoli dagli insetti predatori e siccità; le forme più comuni sono dischetti e palline con impasto di argilla e acqua. Si sono poi diffusi grazie ai guerrilla gardeners perché questi pixel verdi, autoprodotti e di facile realizzazione, possono essere piantati pressoché ovunque.
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È un atto di fiducia alla Natura: l’argilla assorbe e conserva l’umidità ed è immune a muffe, perciò fornisce la riserva idrica e la protezione al freddo e ai predatori naturali. Perché un seme piantato possa germogliare sono necessarie le giuste condizioni; con il metodo Fukuoka si possono avere risultati anche dopo qualche anno! Da questa tecnica agricola del "non fare" nata nel secondo dopoguerra si è giunti al distributore automatico GreenAidd, dei giovani designer Daniel Philips e Kim Karlsrud.
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Grazie Google Maps c’è anche una mappa dei distributori presenti negli USA, mentre in Italia l’iniziativa è stata lanciata dall’associazione sarda Marrai a Fura, con un erogatore stile vintage. Diffondete e inoculate verde in città, qualsiasi metodo è lecito: proiettili di semi, bomboniere chic o palline provenienti da un distributore automatico!
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