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Channel: Architettura Ecosostenibile: bioarchitettura, design e sostenibilità
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La tecnica costruittiva degli archi in bambù

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La Versilia è a tutti nota come località di vacanza estiva con le sue sabbiose spiagge e con la sua selvaggia vegetazione tipica della macchia mediterranea affollata da pini a ombrello, eppure è qui che si trova un bosco di bambù cresciuto grazie al terreno umido tipico della zona.  In questo luogo ameno si è svolta la seconda edizione del workshop teorico e pratico “Costruire con Arundo Donax e bambù” organizzato dal collettivo CanyaViva in collaborazione con il Bambuseto versiliese per imparare la tecnica per costruire archi con questo versatile materiale.

In copertina: © CanyaViva

ARCHI E VOLTE IN BAMBÙ DA TAIWAN

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IL WORKSHOP

Venerdì 27 febbraio 2015 un gruppo di giovani entusiasti armati di scarponi, coltellino e curiosità insieme ai docenti del corso Carlos Jimenez Asenjo e Margherita Bertoli si è ritrovato all’inizio del sentiero che porta al Bambuseto per imparare la tecnica per costruire archi in bambù secondo il metodo CanyaViva. L’Arundo Donax o canna mediterranea e il bambù, infatti, si prestano agevolmente all’ideazione e alla costruzione manuale senza bisogno di attrezzatura altamente specializzata.

caption: Foto di Chiara Nicora.

Lavorando con un materiale naturale sono fondamentali l’osservazione e la classificazione. Dopo aver raccolto le canne che abbiano almeno tre anni di vita e aver tolto tutte le foglie in modo da avere uno stelo liscio e senza malformazioni si procede alla catalogazione. Gli elementi vengono suddivisi in base alla lunghezza, al diametro e all’andamento delle fibre. Infatti, per sfruttare al massimo le proprietà del materiale vanno considerate le curvature orarie o antiorarie.

caption: Foto di Chiara Nicora.

L’operazione successiva consiste nell’assemblaggio delle canne in fasci per creare gli elementi strutturali. Il bambù viene legato con corde in canapa secondo uno schema studiato e collaudato dai professionisti del collettivo CanyaViva. I moduli creati servono per realizzare gli archi della struttura. La flessibilità del materiale garantisce una naturale piegatura degli elementi e di conseguenza gli archi vengono felicemente curvati senza creare tensioni pericolose.

caption: Foto di Chiara Nicora.

Dopo tre giorni intensivi e faticosi di lavoro di squadra il workshop ha avuto fine con il montaggio degli elementi e la curvatura degli archi. Il risultato finale sarà possibile ammirarlo a Milano alla Fabbrica del Vapore dal 14 aprile 2015 all’8 maggio 2015 dove la struttura sarà riassemblata in occasione dell’evento Green Utopia dedicato all’architettura vegetale.

caption: Foto di Gaia Granelli.


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