Un bel prato, fitto e compatto necessita di costante manutenzione per poter essere in salute e al massimo del suo splendore.Quindi sono essenziali una serie di cure per una buona tenuta nel tempo.Oltre al periodico sfalcio eseguito almeno due volte alla settimana, dalla primavera all’autunno, quando l’attività di crescita è rigogliosa, serve un’irrigazione costante. È necessario almeno una volta l’anno effettuare la risemina, nei punti maggiormente usurati; l’apporto di nutrienti mediante una concimazione e l’eliminazione del feltro che si deposita tra le piantine e rende il terreno poco permeabile.
Un giardino in armonia con l'abitazione
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Bisogna tenere presente che tutte queste operazioni di mantenzione del prato, importanti allo stesso modo, non vanno trascurate e necessitano di un bel po’ di tempo libero per poterle effettuare con tutta l’accortezza necessaria ed oltretutto hanno un costo.
Per evitare queste procedure costanti e dispendiose in termini di tempo e denaro, si può optare per specie tappezzanti.
LE TAPPEZZANTI
Le tappezzanti, non sono altro che piante perenni con sviluppo orizzontale che si prestano bene ad essere utilizzate come coprisuolo, perché ricoprono fittamente il terreno, richiedendo una minima manutenzione e di sovente vengono utilizzate in alternativa ai classici tappeti erbosi.
L’aspetto estetico è ovviamente diverso rispetto a quello di un prato tradizionale, ma sicuramente molto gradevole.
Le classiche alternative sono rappresentate dalla Dichondra repens e dal Trifoliumrepens, piccole piante dallo sviluppo denso e compatto, molto resistenti al calpestio, che non necessitano generalmente di essere sfalciate con regolarità.
La Dichondra
La Dichondra della famiglia delle Convolvulacee è una pianta dallo sviluppo contenuto, in quanto raggiunge i 4-5 cm di altezza, molto piacevole e compatta e particolarmente adatta per i prati soleggiati.
Sopporta benissimo la siccità e la carenza di nutrienti nel terreno, quindi non dovremo forzatamente preoccuparci di concimare e annaffiare frequentemente.
Oltre ad essere durevole, necessita di pochissime cure: lo sfalcio, eseguito a fine inverno, per promuovere lo sviluppo di nuove foglioline.
Presenta l’inconveniente di un tardivo insediamento, causa dei tempi lunghi che impiega per svilupparsi.
Il Trifoglio
Il Trifoglio offre una alternativa simile alla Dichondra, ma raggiunge un altezza di 10-12 cm e copre anche i terreni più duri e difficili. Sopporta la siccità e resiste ottimamente al gelo.
La particolarità dei questa specie appartenendo alla famiglia delle Leguminose, è quella di ospitare tra le radici dei batteri che permettono di fissare l'azoto presente nell'aria, quindi non necessita di concimazioni e richiede 2-3 sfalci l’anno.
La Dymondia margaretae
La Dymondia margaretae, della famiglia Asteraceae, pianta molto particolare per la splendida tonalità grigio-blu delle lunghe foglie arrotolate.
Si tratta di una piccola pianta tappezzante, resistente al calpestio, che produce profonde radici e durante il periodo estivo, produce una bellissima fioritura di piccole margherite dorate.
Si tratta di una piccola pianta che si sviluppa rapidamente, allargandosi nell'arco di alcune settimane. La peculiarità di questa specie è la grandissima resistenza alla siccità, alle correnti salmastre e al gelo prolungato, quindi ideale sia nei giardini costieri sia nei giardini dove il clima non è proprio mite.
Non necessita di sfalci, poichè si sviluppa soltanto per 5-7 cm in altezza, l’unico accorgimento che dovremmo darle è una concimazione annuale.