Si sono staccate da terra, chissà come e quando, e hanno preso il volo: sono le case di Laurent Chéhere, fotografa francese appassionata di "surrealismo". Dall'hotel alla roulotte alla villetta piena di animali, tutte le case sono volanti, rimangono sospese nell'aria, alcune attaccate solo ai fili della corrente per non scappare via.
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Sono le Case Volanti dell’artista francese Laurent Chéhere che sogna di riqualificare a modo suo le periferie delle metropoli, spesso purtroppo degradate e abbandonate.
Laurent vive a Parigi e ama rappresentare immagini di case volanti e altri tipi di abitazioni o oggetti che abbiano una funzione abitativa. Abitando nel quartiere della borghesia di Ménilmontant ha purtroppo da sempre concepito la società come divisa in due blocchi distinti: i ricchi e i non ricchi.
Per ispirarsi l’artista ha peregrinato per i quartieri nascosti e più poveri di Parigi e preso spunto dalla cinematografia e dalla storia del suo paese cercando di far uscire queste case tristi dall’anonimato per aiutare chi le abita a raccontare la propria storia, reale o immaginaria, attraverso la raccolta di testimonianze. L’artista si è interessata ai pendolari in attesa alle affollate fermate dei mezzi pubblici, alla cultura africana trapiantata in questi edifici insalubri, alle periferie popolate dalle etnie zingare, dalla cultura nomade dei circensi di passaggio per i quartieri più periferici fino a quella degli occupanti degli edifici in stato di abbandono.
Le sue opere hanno preso spunto anche è anche da alcune opere cinematografiche fra le quali il film Il palloncino rosso (del 1956 di Albert Lamorisse) e dalle vicende narrate da Hayao Myazaki (Il castello errante di Howl ). Le immagini, manipolate in maniera sia digitale che manuale, sono a dir poco affascinanti, raffigurano un mondo onirico in cui le case sembrano galleggiare in un cielo d'argento.
Le “Case Volanti” sono state volutamente riempite di animali, di oggetti e di persone, affinché ogni casa raccontasse visivamente una storia. Lo spettatore viene così spinto a chiedersi non solo come mai la casa stia volando via, ma anche dove sia diretta e chi ci viva dentro.
Che cosa rende le Case Volanti delle case ideali, secondo Chéhere?
L’artista dice con semplicità di abitare in un edificio parigino, al sesto piano, senza ascensore. A suo parere, la casa ideale è da pensare volante e con un affitto dimezzato. Sicuramente una visione scherzosa ma non troppo lontana dall’esigenza di avere abitazioni vivibili e accessibili per tutti e con prezzi ragionevoli.
Laurent Chehere, nel suo progetto personale, ci regala una visione onirica, dove gli scorci suburbani fluttuano e fanno ripensare al viaggio, unico mezzo come fuga dai problemi. Alcuni di questi edifici inoltre si convertono in prigioni in fiamme, a testimoniare che spesso la fuga dalla realtà non è possibile!