Possibile che un cassonetto dell’immondizia, simbolo per antonomasia di sporcizia e degrado, possa trasformarsi in un luogo di aggregazione carino, ospitale e improntato all’educazione urbana? A quanto pare, osservando il progetto realizzato a New York City dall’architetto John Locke e dal suo staff, la risposta è sì.
ROMA: I CASSONETTO ARTISTICI DI CHRISTINE FINLEY
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Inflato Dumpster. Questo il nome dell’opera di rigenerazione condotta dallo studio di progettazione newyorchese che, partendo da un oggetto brutto, ingombrante, dal quale percettivamente ci teniamo alla larga, ha dato vita a uno spazio grazioso e funzionale, un polo di attrattività capace di rivestire un importante ruolo a livello sociale.
LA DUPLICE FUNZIONE DEL PROGETTO
Il progetto sperimentale, collocato su un marciapiede a due passi da Central Park, tra la 109th e Amsterdam Avenue, nel quartiere residenziale di Bloomingdale a New York, riveste una duplice funzione: da un lato sensibilizza la cittadinanza proponendo una soluzione pratica ed economica di riutilizzo di un oggetto ingombrante quale un cassonetto dei rifiuti; dall’altro mette a disposizione del quartiere uno spazio vitale, educativo, a completa disposizione degli abitanti. Tutto questo a fronte di una spesa estremamente contenuta, nell’ordine dei 4.200 dollari tutto compreso.
A rivestire il cassonetto, la cui superficie è di poco inferiore a 16 mq, è una sottile membrana gonfiabile ottenuta tramite l’accostamento di 240 triangoli di due materiali: polietilene trasparente, economico, di facile reperimento e biodegradabile; e mylar riciclato, un film estremamente leggero ma forte e duraturo declinato in due diverse finiture, argento semiriflettente all’esterno e dorato all’interno. La scelta dei materiali ha voluto privilegiare la contrapposizione tra la pesantezza dell’involucro di base, interamente in acciaio, e la leggerezza del rivestimento, oltre che quella tra vecchio e nuovo.
Varcando la soglia d’ingresso, ricavata su uno dei lati corti del cassonetto, pare di entrare in una realtà a sé stante, di non trovarsi più sulla strada. La destinazione d’uso dei 56 mc di volume coperti dalla membrana è quella di laboratorio didattico, nell’accezione più ampia del termine. Workshop, esibizioni musicali, proiezioni multimediali, corsi di artigianato: queste alcune delle funzioni che ogni giorno danno vita a Inflato Dumpster, un progetto emblematico di come le idee semplici siano anche le più efficaci.