La ricerca nel campo delle rinnovabili non si ferma mai. Sono stati progettate e lanciate sul mercato nuove tipologie di pale eoliche innovative e di design, che non rinunciano all’efficienza.
EOLICO: QUANDO L'ARCHITETTURA PRODUCE ENERGIA DAL VENTO
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In copertina: Aero Art di Horst Gläsker
AERO ART DI HORST GLäSKER
Una delle proposte progettuali è quella dell’artista Horst Gläsker. La sua pala eolica prende il nome di Aero Art. A partire dalla struttura tradizionale del generatore eolico, l’artista tedesco interviene valorizzando le imponenti turbine, dipingendole per farle risaltare e renderle affascinanti e divertenti con colori sgargianti.
Questi impianti diventano vere e proprie opere d’arte e grazie all’uso di pattern, geometrie e fantasie differenti si trasformano in elementi di attrazione.
L’ALBERO DEL VENTO, IL WIND TREE
Un altro caso è quello dell’albero del vento (Wind Tree), un sistema costituito da una serie di turbine eoliche che assumono la forma di un albero di 11 metri di altezza, 8 di diametro e integrato da 72 foglie artificiali.
Ogni turbina, costituita da un asse verticale e una forma conica, é in grado di funzionare a partire da un lieve vento di 2 metri al secondo (4.4 mph) rispetto i 4/5 m al secondo dei sistemi tradizionali, per un totale di 3,1 Kw.
Il sistema ripropone il fruscio delle foglie sugli alberi che si muovono con la brezza del vento e sarà possibile collocarlo in un contesto urbano. Ogni albero potrà rispondere al bisogno di elettricità di un complesso di abitazione per quattro persone.
WINDSTALK, LA FORESTA EOLICA
Un altro prototipo progettato dalla società newyorkese Atelier DNA per la città di Abu Dhabi si chiama Windstalk. Si tratta di milleduecento pali in fibra di carbonio rinforzati da resina, con un’altezza di 55 metri sostenuti da una base a forma cilindrica, il cui raggio varia dai 10 ai 20 metri. Ogni palo ha un giunto alla base di 30 cm, che come un capello si assottiglia fino alla punta. I pali contengono una pila di dischi di ceramica piezoelettrica che si deformano grazie alla trazione del vento, direttamente proporzionali alla forza del vento. L’effetto prodotto da questi dovrebbe imitare l’oscillare dei fili d’erba al vento con integrata sulla sommità una luce a led che aumenterà e diminuirà d’intensità in rapporto all’energia prodotta.
La finalità del progetto è di costruire un parco eolico per Masnar city, il quartiere ecologico di Abu Dhabi a impatto zero. I vantaggi di questo sistema saranno differenti, dati dall’assenza di rumori e dall’impatto visivo maggiormente estetico rispetto ai tradizionali sistemi eolici.
EWICON, EOLICO SENZA PALE
L’impianto ideato presso la Delft University of Thecnology, è ancora un altro esempio d’innovazione tecnologica nel campo dei sistemi eolici. Esso si presenta in vesti completamente diverse: è il prototipo che sfrutta l’energia del vento senza utilizzo di pale o turbine e prende il nome di Ewicon.
Questa nuova tecnologia, utilizza il movimento delle gocce d’acqua elettricamente cariche per produrre energia. Tale impianto potrà risolvere i problemi dell’energia eolica legati ai generatori, come il movimento delle ombre e l’inquinamento acustico.
Il prototipo Ewicon (convertitore elettrostatico dell’energia eolica) presenta notevoli caratteristiche positive: richiede una minima manutenzione e produce energia eolica senza emettere rumori.
EOLICO DALLA METROPOLITANA
Le ricerche sui sistemi eolici si stanno sviluppando sempre di più, iniziando a prendere in considerazione non solo prototipi di design per ridurre l’impatto che questi sistemi provocano sul paesaggio, ma ricercando idee alternative per generare tale tipo di energia.
Si tratta di idee che potrebbero rivoluzionare il futuro dell’energia eolica.
È il caso dell’India che, a partire da uno studio dell’università di Delhi, ritiene possibile produrre energia sfruttando il vento provocato dallo spostamento della metropolitana.
Secondo tali studi potrebbero essere inserite delle turbine nei punti in cui, transitando la metro, si provocano degli spostamenti d’aria: all’entrata del tunnel o nel tragitto dallo spazio chiuso a quello aperto. Tale sistema dovrebbe produrre 500 Wh in un’ora per un totale di 12 kWh in un giorno, essendo la metro di Delhi molto lunga, circa 196 Km.
L’ISOLA ARTIFICIALE EOLICA
Un’altra idea di grande innovazione è stata concepita in Belgio; si tratta di realizzare un’isola artificiale a forma di anello che dovrebbe essere operativa entro il 2017, collocata in prossimità della costa belga a una quindicina di chilometri da Bruges.
Il Belgio, infatti, ha come obiettivo, entro il 2020, di chiudere le centrali nucleari e di promuovere la produzione di energie rinnovabili, concentrandosi sull’eolico.
L’isola artificiale funzionerà in maniera simile alle centrali idroelettriche, formate da due vasche in cui l’acqua è pompata dalla vasca inferiore a quella superiore.
In questo caso il bacino è unico e di 30 metri di profondità, 20 m più profondo del livello del mare. Quando la produzione di energia eolica è superiore alla reale richiesta, l’acqua verrà pompata dal bacino al mare. Nella situazione inversa, in cui la domanda di energia eolica è superiore a quella prodotta, l’acqua del mare sarà convogliata all’interno dell’isola sfruttando così il dislivello del mare.