Il modello del capannone industriale trae origine dall’evoluzione del sistema produttivo italiano che, mentre nell’Ottocento era basato su affascinanti e monumentali opifici, poi diventati grandi fabbriche cittadine con migliaia di dipendenti, attualmente prevede piccoli e medi complessi produttivi disposti in specifiche lottizzazioni immediatamente al di fuori dell’abitato. A livello legislativo, la posizione delle aree industriale, è stabilita dal PUC (Piano Urbanistico Comunale), mentre è il PIP lo strumento che attua le previsioni del piano regolatore e contiene le informazioni quantitative per la progettazione dei fabbricati e la dotazione di aree e servizi.
I CRITERI PER LA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE
I criteri per la progettazione di un capannone industriale seguono da un lato i parametri definiti dagli strumenti urbanistici, dall'altro quelli di sicurezza, qualità architettonica e sostenibilità.
Parametri quantitativi– I parametri quantitativi dei capannoni e gli edifici industriali, come altezza, distanze, superfici, volumi ecc, vengono dettati dai piani regolatori o dai regolamenti edilizi comunali.
Sicurezza, salute, accessibilità– Una serie di disposizioni in merito alla sicurezza, all’accessibilità, all’inquinamento, alla prevenzione incendi e alle norme igieniche edili devono essere altresì rispettate.
Qualità architettonica e sostenibilità– La qualità architettonica degli edifici industriali, come ha insegnato Olivetti, è una caratteristica fondamentale. L’imprenditore originario di Ivrea ha progettato luoghi di lavoro ben integrati con il territorio, confortevoli e vivibili per i lavoratori, esemplari anche oggi. Nella progettazione sostenibile dei capannoni è sempre bene tenere in considerazione l’illuminamento e la qualità della luce, la temperatura e qualità dell’aria, il controllo della ventilazione meccanica e di quella naturale, la piacevolezza degli ambienti ed i livelli acustici, nonché l’importanza del progetto delle aree verdi, che oltre a favorire la produttività dei dipendenti, migliorano la qualità dell’aria e riducono le isole di calore.
Tra i sistemi tecnologici per ridurre le dispersioni energetiche dei capannoni ci sono le porte a chiusura rapida, come quelle proposte da Giesse Logistica, flessibili, sicure, autoestinguenti, con ingombri minimi, consentono di ridurre i flussi di calore tra interno ed esterno ed influire positivamente sul bilancio energetico del fabbricato.
La stessa azienda, realizza edifici in acciaio con la possibilità di coibentare pareti e coperture con pannelli isolanti modulari personalizzabili nello spessore e nel colore, per rendere il lavoro all’interno dei capannoni più confortevole e abbattendo i ponti termici e riducendo le dispersioni termiche.